Nel cuore di Napoli, tra vicoli antichi e profumo di zagare, si narra che vivesse un uomo d’animo nobile: il Conte di Mascitelli. Non un condottiero, ma un gentiluomo celebre per l’eleganza silenziosa dei suoi gesti e per l’arte raffinata dell’ospitalità. Le sue corti erano rifugi di charme, dove viaggiatori stanchi trovavano conforto, poeti affamati di ispirazione incontravano mecenati, e artisti naufragavano nell’entusiasmo di una casa sempre aperta al bello.
Si dice che ogni stanza fosse arredata con un pezzo unico – un velluto pregiato, un tappeto fatto a mano, un dipinto che raccontava storie lontane – e illuminata da candele in porcellana, capaci di trasformare ogni angolo in un palcoscenico di calore e meraviglia. I banchetti nella sala grande erano memorabili: tovaglie ricamate, cristalli scintillanti e i profumi dei limoni di Sorrento che si insinuavano tra le colonne.
Quando il Conte scomparve, le cronache si fermarono, ma la sua presenza non abbandonò mai quelle mura. Ancora oggi, chi varca la soglia sente un lieve fremito, come se un antico anfitrione stesse sorridendo nell’ombra, felice di vedere viva la sua passione per l’arte dell’accoglienza.
Benvenuti nella dimora del Conte di Mascitelli: respirate l’incanto di un soggiorno dove storia e ospitalità si fondono in un’esperienza senza tempo.